Testimonianze dell'Assemblea Diocesana...

Chiesa, famiglia e storia

Una Chiesa bellissima”, “una grande famiglia”, “una bella storia”. Sono alcune delle parole risuonate nel corso dell’assemblea diocesana dell’Azione Cattolica che conclude i tre anni appena scorsi e, con l’elezione del nuovo consiglio diocesano, apre i battenti ad un nuovo triennio associativo. 

Non sono frasi scontate queste, né espressioni banali, ma a mio avviso ben riassumono quanto è stato vissuto dai partecipanti ai lavori assembleari, il clima che si è respirato e i temi che sono stati toccati nei vari interventi, dai saluti alle relazioni.

L’Azione Cattolica è principalmente “una Chiesa bellissima”, secondo la felice espressione con la quale Mons. Bianchi  l’ha descritta. L’assemblea diocesana è stato principalmente un’esperienza ecclesiale. Abbiamo vissuto un pomeriggio intenso, attorno al nostro Vescovo Alberto, con diversi sacerdoti della Diocesi, alcune religiose e i laici che hanno scelto di appartenere all’associazione, trovando in essa lo stimolo per vivere la loro specifica vocazione di essere, “come il lievito nella pasta”,  testimoni del Vangelo in mezzo al mondo. Una Chiesa che non è un agglomerato di perfetti, ma un gregge di peccatori salvati dalla croce di Cristo, che sa mettersi in ascolto fiducioso del pastore e che cammina seguendo le strade che il Pastore le indica. La provenienza dalle diverse parti della Diocesi ha reso l’assemblea davvero speciale, uno dei pochi momenti che abbiamo di sentirci parte di una Chiesa che vive in un territorio e che in esso vive, crede, prega e annuncia. L’appartenenza all’Azione Cattolica non vuol dire semplicemente essere iscritti ad un’associazione ecclesiale, ma vuol dire appartenere alla Chiesa, a quella Chiesa che sa accogliere l’invito del Santo Padre ad “uscire”, a rimettersi in gioco, a non vivere nella conservazione delle sue strutture. Una Chiesa bellissima perché viva, bellissima perché vera, bellissima perché gioiosa.

L’Azione Cattolica è “una grande famiglia”. Come in una famiglia, l’assemblea diocesana è stata l’occasione per condividere le gioie e le fatiche di una famiglia che sa condividere e farsi carico di tutti, grandi e piccoli. È stato bello vedere in assemblea, insieme ad alcuni bambini (una addirittura in carrozzina!) giovani,adulti, anziani… L’intergenerazionalità fa parte da sempre dell’Azione Cattolica. Rapporti generazionali veri, in cui non c’è nostalgia o rimpianto, ma voglia di camminare insieme, di fare ciascuno la sua parte, ognuno con la propria responsabilità. 

L’Azione Cattolica è “una bella storia”. La consegna delle targhe agli aderenti “storici” dell’Azione Cattolica, il “grazie” detto agli ex presidenti diocesani presenti in assemblea e la memoria grata e commossa di coloro che ci hanno preceduto ci hanno fatto sentire dentro una storia che non inizia con noi, né si conclude con la nostra stagione. Una storia che quest’anno festeggia i suoi 150 anni e che è ancora giovane e bella!

L’Azione Cattolica è Chiesa, è famiglia, è storia. E vuole continuare ad essere così anche nel triennio appena iniziato.

Don Fabio Villani - Parroco San Giusto Volterra

e Assistente Settore Giovani

Testimonianze dell'Assemblea Diocesana...

 

Durante l’Assemblea Diocesana di Azione Cattolica, lo scorso 12 Marzo, abbiamo potuto partecipare ad un “evento” dove era rappresentato tutto il tessuto laicale della diocesi di Volterra: i giovani con un’alta partecipazione insieme agli adulti di tutte le età hanno formato un nutrito gruppo di persone che si riconoscono nei valori cristiani e nello stile incarnati dall’Azione Cattolica.

L’incontro triennale, di per sé molto intenso e sentito in quanto occasione di rinnovo della cariche, è stato particolarmente ricco e carico di significato anche grazie alla presenza di Michele D’Avino, collaboratore de centro nazionale, Antonietta Gronchi, incaricata per il settore adulti regionale, e poi di Don Francesco Spinelli che ha dato un contributo notevole all’alto livello delle relazioni tenute. Non da meno è stato il Presidente Diocesano uscente, Pietro Paggetti. La sua presenza e attività sono state unanimemente riconosciute di grande spessore cristiano. 

Ritengo di dovermi associare completamente al relatore dell’Assemblea, Nicola Raspollini, quando lo ringrazia per il suo operato “eccezionalmente normale”, uno stile e una dedizione inconfondibili, ineffabili, difficili da definire a parole. Una presenza davvero degna di essere chiamata tale.

Tuttavia, nel suo ultimo discorso da Presidente, Pietro non ha risparmiato di mettere in luce una serie di aspetti evidentemente a lui cari ma che realmente riguardano la Chiesa tutta, non solo noi aderenti di Azione Cattolica, laici coinvolti fattivamente nella Chiesa di Cristo.

A partire dal titolo scelto dal Centro Nazionale di AC, “Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”, subito viene fissato il centro della nostra fede “[…] Il vero rinnovamento parte da Cristo. Siamo in Lui radicati e a Lui rivolgiamo il nostro sguardo. In Lui è il nostro passato, in Lui il nostro futuro. L’Eucaristia è il fulcro e il cardine di ogni rinnovamento”. Questa affermazione, apparentemente lapalissiana per chi è abituato a sentire sermoni, non è da dare per scontata.

Nel toccare alcune delle debolezze più gravi dell’uomo contemporaneo ci si aggancia subito al Santo Padre Benedetto XVI e al suo predecessore San Giovanni Paolo II che ci mettevano in guardia dalla dittatura del relativismo, che vuole l’uomo incapace di verità. Nella tempesta di informazioni in cui siamo immersi rischiamo spesso di essere persuasi dell’esistenza di più verità: il primo punto che Pietro Paggetti ha messo in luce è che di verità oggettive ne esiste solo una, e anzi, noi conosciamo quella della “[…] persona vivente di Gesù Cristo, che ci ha rivelato la volontà di Dio e il suo progetto di salvezza.” (GPII, Ottobre 1982).

Uno dei pericoli più insidiosi di ogni uomo oggi è la paura della sofferenza: “si rifugge il sacrificio, si tende a superare ogni limite perché il limite è un freno alla libertà, si disprezza la fragilità”. Nello spiegare quali sono le fragilità che risultano più evidenti vengono nominate quelle rappresentate dai bambini, dagli anziani, dai malati, dai migranti, dai terremotati dimenticati. E’ un appello alle istituzioni, forte e chiaro, quello che deve salire deciso dal popolo dell’Azione Cattolica. Un appello inconfondibile alla giustizia, all’umanesimo cristiano di cui l’Europa è figlia. E’ proprio all’Unione Europea che deve essere rivolto questo appello, affinché sia un’Europa che scadendo oggi in un internazionalismo economico e finanziario, invece “riconosca le sue radici cristiane e che difenda, piuttosto che sopprimerle, le varie forme di fragilità come quella di un feto che ha diritto alla vita, o di un bambino che ha diritto ad un padre e una madre”.

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Testimonianze dell'Assemblea Diocesana...

Durante l'assemblea elettiva diocesana di AC del 12 marzo, è intervenuto Mons. Francesco Spinelli, sacerdote volterrano che presta il suo servizio a Roma presso il Pontificio consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, dando senso al titolo dell’assemblea stessa: Fare nuove tutte le cose – radicati nel futuro, custodi dell’essenziale. Il titolo, ha spiegato in un primo momento, sembra non voler dire nulla. Come si fa a fare nuove le cose, visto che noi nell’esperienza le rinnoviamo solamente o, al più, le restauriamo? Come si fa ad essere radicati in un tempo che deve ancora venire? Come si fa a custodire l’essenziale se questo è invisibile agli occhi (Il piccolo principe, cap. XXI)? Ecco che la risposta ci è data, ha proseguito, mediante il discorso delle beatitudini (Mt 5,1-12) perché sono il cuore del Vangelo, citando, come ha fatto Mons. Francesco, S.E. Mansueto Bianchi, che fu vescovo volterrano e assistente generale dell’AC. La relazione è proseguita ripercorrendo la riflessione del vescovo Mansueto sulle beatitudini, facendo memoria di tre eventi importanti dello scorso triennio (i 50 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, il Giubileo della Misericordia, i primi 150 anni dell’AC) e dando una risposta alle domande che il titolo ha suscitato. Ecco che posso fare nuove tutte le cose solo se  rimango con Gesù e vivo la quotidianità esultando e gioendo in Lui; ecco che sono custode dell’essenziale solo se Dio è il centro di ogni mia azione; ecco che sono radicato nel futuro solo se, pieno di speranza, non dimentico che Dio ribalterà la mia situazione ed asciugherà tutte le mie lacrime. Come farlo? Don Francesco ci propone una riflessione attraverso i binomi della Evangelii Gaudium: la realtà è più importante dell’idea; il tempo è superiore allo spazio; il tutto è superiore alla parte; l’unità prevale sul conflitto. Infine, con quella semplicità che ha contraddistinto tutta la relazione, ci invita a percorrere la via della bellezza: nella nostra società c’è un bisogno evidente di bellezza, come il vincitore di Sanremo 2017 denuncia. Questa dobbiamo testimoniare nella vita di tutti i giorni, ricordando, con Dostoevskij, che la bellezza salverà il mondo. La profusione di applausi che ha seguito la relazione, peraltro mai pesante in ogni passaggio, testimonia quanto questa sia stata apprezzata dall’assemblea AC oltre ad essere, a mio avviso, anche l'espressione dell’affetto verso don Francesco.

Leonardo Lotti – Parrocchia di Cecina Duomo

 

Testimonanze dell'Assemblea Diocesana...

 

È stata una giornata importante per la nostra diocesi, quella di Domenica 12 marzo. Infatti la Chiesa di Volterra si è riunita presso i locali della Chiesa della SantaFamiglia di Cecina in occasione della XVI Assemblea Diocesana Elettiva. L’assemblea, dal titolo “Fare nuove tutte le cose, radicati nel futuro, custodi dell’essenziale”, dopo le prime procedure burocratiche tradizionali elencate dal coordinatore assembleare, Nicola Raspollini, ha visto il saluto del nostro Vescovo Mons. Alberto Silvani, seguito dall’avvocato Michele D’Avino, collaboratore del centro nazionale di Azione Cattolica e Direttore dell’Istituto di diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo” e l’intervento di Antonietta Gronchi, delegata regionale. A portarci al fulcro del tema dell’assemblea è stato Mons. Francesco Spinelli, del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, con un intervento semplice, lineare e conciso. A seguito, Pietro Paggetti, Presidente Diocesano uscente, ha concluso l’assemblea portando avanti una relazione sui suoi due mandati negli scorsi sei anni a servizio dell’Azione Cattolica della Diocesi di Volterra. Andando avanti come da programma i presenti all’assemblea si sono riuniti per le votazioni del rinnovo del consiglio diocesano, che sono state seguite dalla celebrazione della S. Messa presieduta dal Vescovo.

Penso che l’assemblea diocesana sia un momento fondamentale per un associato, un momento di analisi e riflessione per il triennio passato e per il rinnovamento che verrà. Tutti gli associati, nel suo piccolo, sono chiamati a dire “Si, io ci sono, potete contare su di me”. Mettiamoci nelle mani del Signore, Lui che con il suo grande amore, ha fatto sì che questa grande famiglia di AC crescesse. Cerchiamo di voler bene alla nostra diocesi, alla nostra AC, non è sicuramente un momento facile per le nostre realtà parrocchiali, non ci dobbiamo abbattere, dobbiamo guardare avanti, il nostro futuro, aiutiamo a costruire il futuro di chi verrà.

Riccardo Ghionzoli - Parrocchia di Saline

Momento assembleare a Castelfiorentino

Lo scorso 25 febbraio si è svolta l’assemblea di Azione Cattolica della parrocchia di S. Maria della Marca di Castelfiorentino. L’associazione non attraversa un periodo florido per vari motivi ma il senso di presenza e il sentimento di affetto verso l’AC sono presenti da parte di tutti. Le sensazioni sono tante e un po’ contrastanti ma negli occhi e nelle parole di tutti c’è la consapevolezza di esser parte della Chiesa parrocchiale e diocesana, con il nostro piccolo che possiamo offrire tutti i giorni, che è segno di fede e di partecipazione alla vita parrocchiale. La presenza del nostro presidente diocesano di AC Pietro Paggetti e del nostro parroco don Valentino Cheli hanno dato uno stimolo forte a questo momento di incontro e condivisione, facendo riflettere ognuno di noi sul fatto che, pur se piccola, la nostra AC ha dato a tutti opportunità di conoscere meglio il Signore. Pur nelle difficoltà, il nostro senso comune è di gratitudine per tutto questo!

 

Alessio Biondi, il presidente

Momento assembleare a Gambassi e Montaione

Il 25 Febbraio si sono riuniti, come concordato, gli iscritti all’Azione Cattolica per eleggere il nuovo presidente parrocchiale per il prossimo triennio. All’assemblea hanno partecipato, Pietro Paggetti, presidente diocesano, accompagnato dalla moglie, il presidente uscente Anna Giglioli e per gli scritti Giovanni Fabrini (segretario) e due “giovanissimi” Tommaso e Giulia Baldi. Era presente anche Grazia Fuzier Cayla, presidente uscente di Montaione con la quale abbiamo fatto il punto sulle nostre due realtà parrocchiali. Per quanto riguarda Gambassi Terme si è evidenziato un calo d’interesse da parte di alcuni adulti e di conseguenza, non si svolgono più le prove di canto dei ragazzi per la Messa Domenicale e le riunioni che erano spesso momenti importanti di condivisione e riflessione. In controtendenza invece si è rilevata una buona partecipazione alle varie attività manuali messe in atto per reperire i fondi necessari per continuare un’adozione internazionale che stiamo portando avanti con entusiasmo da alcuni anni. Il presidente diocesano dal canto suo, rivolgendosi in particolare ai due giovani, ha illustrato il significato profondo dell’associazione e la sua ”mission”. L’incontro si è concluso con la riconferma dei presidenti uscenti ai quali è stata consegnata una targa per la fedeltà dimostrata negli anni all’ AC. Questo riconoscimento è stato molto apprezzato da entrambi che hanno dichiarato di ritenerlo un forte stimolo a proseguire con immutato vigore il proprio servizio.

 

Anna Giglioli, il presidente di Gambassi

 

Sabato 25 Febbraio nella sala parrocchiale dell’Azione Cattolica di Gambassi Terme si sono riuniti i Consigli parrocchiali delle due associazioni. Dopo la preghiera iniziale e il saluto del Presidente diocesano Pietro Paggetti, le due presidenti parrocchiali indicate per il triennio 2017 -2020, Anna Giglioli per Gambassi Terme e Grazia Fuzier Cayla per Montaione, hanno riferito dell’attuale situazione delle rispettive associazioni. L’incontro molto cordiale si è concluso con un momento di fraternità. 

 

Grazia Fuzier Cayla, il presidente di Montaione

 

 

 

Momento assembleare a Montegemoli-Saline

Domenica 19 febbraio, nel giorno in cui il calendario segnava San Mansueto, alle ore 16.30 presso la casa canonica della Chiesa di San Bartolomeo in Montegemoli, si è svolta l’Assemblea inter parrocchiale di Azione Cattolica, per il rinnovo delle cariche associative. Un bel gruppo di partecipanti, si è riunito per vivere insieme questo momento importante di incontro e scambio. Presenti anche i ragazzi del gruppo parrocchiale acr con i loro genitori. L’incontro si è aperto con la preghiera guidata dall’Assistente don Luciano Ticciati a cui è seguita la relazione del triennio, letta da un membro del Consiglio Parrocchiale, da cui è emersa la realtà di una associazione, seppur piccola nei numeri ma assai attiva e operativa in tutti i settori. Poi la testimonianza di una giovane che ha raccontato il suo impegno diocesano in equipe, mettendone in evidenza l’importanza per il suo cammino di crescita. I ragazzi dell’Acr invece, attraverso un cartellone hanno presentato le caratteristiche del cammino svolto in questi anni, insieme alla presentazione di un grande diario che ha raccolto riflessioni, foto e preghiere, in ricordo di tanti bei momenti vissuti nel triennio. Quando Bruna Montagnani di Fabbrica, inviata dal Centro diocesano, ha preso la parola, ha incoraggiato i presenti a proseguire con rinnovato slancio nel cammino, complimentandosi per la vivacità e l’impegno associativo emersi. Dallo scambio che ne è seguito, particolarmente bella è stata la testimonianza di alcuni soci che da una vita vivono con tanta passione la loro appartenenza associativa, rinnovando adesso il loro sì, con una particolare devozione alla preghiera. Davvero un bel servizio! Poi si è proceduto alla votazione del nuovo presidente, eletto per acclamazione, occasione per ringraziare la presidente uscente Maria Grazia Zagaglia che ha guidato l’associazione per due mandati, passando il testimone a Paola Ortalda che ringraziamo per il dono del suo sì. Alle ore 18.00 abbiamo partecipato alla Celebrazione Eucaristica e al termine, siamo ritornati in canonica per un momento conviviale. Lì ci ha raggiunti per un saluto anche il nostro presidente diocesano uscente, Pietro Paggetti e ricorrendo quest’anno il 150° della nascita dell’Associazione, nell’occasione ha consegnato, su suggerimento del Consiglio Parrocchiale, alle due sorelle Elena ed Eleonora Manganelli, una targa come riconoscimento per l’affetto e l’impegno profuso in Ac. Un’altra targa è stata riconosciuta al compianto Sergio Malfatti di Saline di Volterra, per il generoso impegno e passione a favore dell’Associazione. In un clima di gioia e di festa, l’incontro si è concluso con il taglio di un dolce, in onore dei 150 anni dell’Azione Cattolica...che non dimostra affatto!! La vitalità dei nostri ragazzi e lo spirito attivo che ci anima….ne sono un segno visibile. 

 

Sonia Zagaglia, membro del consiglio parrocchiale

Momento assembleare a Volterra

Domenica 19 Febbraio si è svolta l’Assemblea parrocchiale di Azione Cattolica della Città di Volterra. Erano presenti insieme a tutti gli aderenti anche gli assistenti e una delegazione del consiglio diocesano guidata dal presidente Pietro Paggetti. L’Assemblea elettiva è stata celebrata al termine di un cammino triennale che ha visto l’associazione impegnarsi al servizio della Parrocchia per l’educazione e la crescita di laici di tutte le fasce di età. L’assemblea è stata aperta con un momento di preghiera guidato da don Fabio, per poi seguire con la relazione del presidente uscente Marco Paggetti. Durante la relazione sono emersi tratti di una associazione piccola ma sempre viva e presente nel tessuto parrocchiale. Tre sono state le dimensioni sulle quali è stata posta maggiormente l’attenzione: l’identità associativa, la formazione e la passione/missione. Il presidente ha dato anche alcuni spunti guida per il cammino del prossimo triennio. “Un’AC capace di scrollarsi di dosso la tentazione del “si è sempre fatto così”, capace, cioè, sia di rinnovarsi ma anche di innovare; un’azione cattolica che abbracci in pieno la dimensione dell’uscita senza dimenticare quella dello “stare”: “E’ solo riassaporando la bellezza dello stare, che possiamo essere una vera e propria Chiesa in uscita”. Il momento assembleare si è concluso con un momento bello e toccante che ha visto la consegna delle targhe commemorative in occasione dei 150 anni dell’associazione. La prima targa è stata consegnata dal presidente diocesana ad Angela Fivizzoli, in memoria del padre Enzo, importante figura sia per l’associazione parrocchiale che per quella diocesana e per tutta la città di Volterra. Le altre due targhe sono state consegnate a Giuseppina Giorgetti e Giuseppe Giordano.

 

Marco Paggetti, il presidente

Momento assembleare a Terricciola

Mercoledì 8 febbraio nei locali dell’ex asilo abbiamo partecipato a una cena particolare: quella dell’assemblea a conclusione del triennio appena passato, dove il presidente di AC parrocchiale Annalisa ha fatto l’elenco delle varie iniziative organizzate nei tre anni… veramente tante! Dai momenti di preghiera a quelli di raccolta fondi, tutti caratterizzati da un forte impegno ispirato dalla fede di ognuno di noi, e che sono riusciti a coinvolgere tutta la comunità parrocchiale. Momento importante della serata è stato quello della consegna di due targhe di riconoscimento e ringraziamento a Franca e Francesco, per il ruolo fondamentale svolto nell’associazione per tanti anni. Special guests della serata Pietro Paggetti e Leonardo Forsi, presidente e segretario uscenti del consiglio diocesano di AC, accompagnati da don Tommi, uno degli assistenti dell’associazione. Hanno saputo infondere negli associati, nei simpatizzanti di AC e nel gruppo giovanissimi presenti parole di incoraggiamento, trovando la nostra realtà una perla per la diocesi.

 

Michela Benucci, un aderente

Momento assembleare a Cecina

Credenti che vogliono portare il loro contributo, da laici, in un tempo comunque sempre bello ed affascinante. Potrebbe titolarsi così il contributo che l'associazione di Azione Cattolica vuole portare in una realtà tanto vasta e variegata come è quella di Cecina, sia dal punto di vista sociale che da quello ecclesiale. Fedele alla sua vocazione, l'Ac non ha inteso in questo triennio organizzare solo momenti "per sé", ma offrire il proprio contributo alla vita di tutta la Parrocchia ed anche oltre, coinvolgendo il più possibile anche altri gruppi ed Associazioni. E sono state proprio alcune occasioni vissute insieme ad altre realtà quelle più significative, a cominciare dall'incontro organizzato per ascoltare il contributo dell'Avv. Amato sul tema del "gender", che ha visto un'affluenza alla quale siamo poco abituati nei nostri incontri... 

Nell'assemblea di domenica scorsa, dopo la preghiera guidata dall'assistente, don Marco Fabbri, ci siamo interrogati sui percorsi fatti e sulla strade possibili. E' stata di conforto la presenza gioiosa dei ragazzi dell'Acr, dei giovanissimi e dei giovani, in un'associazione che sta ripartendo. Momento "toccante" è stata la premiazione, con la targa ricordo per i 150 anni di vita dell'AC, di don Reno Pisaneschi quale socio (da ragazzo) e sacerdote che ha dato molto all’AC di Cecina. Don Reno, portando con se la sua prima tessera AC del 1933, ha incantato gli adulti e i tanti ragazzi presenti con aneddoti legati alla sua presenza tra gli aspiranti” dell’associazione Pier Giorgio Frassati – Sezione AC di Cecina

Il momento bello di festa e di condivisione tra tanti soci di diverse generazioni e le loro famiglie è continuato anche con la cena condivisa, grazie anche ai ragazzi dell’ACR che hanno animato il dopocena con una tombolata tutta speciale, ricca di giochi e risate!

 

Luca Provvedi, Il presidente

 

Momento assembleare a Casole d’Elsa

Anche a Casole d’Elsa si è svolta l’assemblea parrocchiale di AC Domenica 5 febbraio nel pomeriggio sono venuti a condividere con noi questo momento importante Don Fabio Villani e il nostro presidente diocesano Pietro Paggetti.

Oltre agli aderenti hanno partecipato all’assemblea anche altre persone molto attive nella nostra parrocchia da sempre, in questa occasione è stato possibile far conoscere in modo più concreto e più approfondito i vari aspetti dell'Azione Cattolica, ma anche condividere e affrontare insieme le problematiche delle diverse sfaccettature della missione pastorale. Abbiamo ricordato tutti insieme i tre anni trascorsi, le attività, gli eventi svolti e la difficoltà nel dare una continuità alla nostra parrocchia. Con molto affetto abbiamo ricordato il nostro caro don Felido che ci ha sempre incoraggiato e con il suo esempio quotidiano ci ha trasmesso concretamente la capacità di amare la persona più importante che è Gesù. E’ stato un momento pieno di commozione ma sempre con il sorriso sulle labbra e la voglia di andare avanti. Qualcuno ha detto che questo momento è un periodo di transizione, un po’ come un fuoco che non ha più la fiamma ma molta brace ricoperta da cenere, dobbiamo aspettare che ci sia una ventata che ci aiuti a portare fuori la brace che è sotto e in quel momento la fiamma rinascerà e vedremo un fuoco che illuminerà i nostri occhi e ci riscalderà. Dobbiamo continuare a credere sempre nell’amore che Cristo ha per noi, anche nei momenti in cui pensiamo che il nostro lavoro, la nostra fatica e il nostro impegno non siano abbastanza.

Auguro alla diocesi intera un buon cammino per il nuovo triennio che andrà ad intraprendere e la speranza che per altri 150 anni la nostra Azione Cattolica abbia molte cose da raccontare, con a capo una sola e vera guida ad indicarci la strada da seguire, Gesù.

 

Michela Tramonti, il presidente

 

 

Momento assembleare a Montecatini Val di Cecina

 

A Montecatini Val di Cecina domenica 12 febbraio si è svolta l’Assemblea parrocchiale di Azione Cattolica; quella di quest’anno è l’assemblea di tipo elettivo che precede quella diocesana che si svolgerà il prossimo 12 marzo.

L’assemblea elettiva triennale è il momento che l’associazione dedica al rinnovo del consiglio parrocchiale di AC e alla verifica di quanto fatto nei tre anni precedenti.Infatti anche a Montecatini, alla presenza di Don Fabio Villani assistente diocesano dei giovani di AC e di Nicola Raspollini membro del consiglio diocesano, è stata l'occasione per una riflessione sulle attività associative del triennio trascorso ed il momento per il rinnovo delle cariche.

È stato un bel momento per l’intera comunità parrocchiale di Montecatini che ha visto la partecipazione non solo degli iscritti aderenti, ma anche di ragazzi e adulti vicini al cammino associativo.

Durante l’incontro, dopo la relazione sul triennio appena trascorso a cura del presidente uscente, c’è stato il saluto all’assemblea da parte di Don Fabio e Nicola Raspollini; entrambi hanno sottolineato l’importanza dell’AC come famiglia dalla quale si riceve tanto e alla quale è bello donare noi stessi.

In occasione dei 150 anni di vita dell'AC italiana, è stata donata una targa ricordo all’aderente che da più tempo a Montecatini è fedele all'AC, Marisa Chiavistelli.

 

Andrea Falorni, il presidente

 

 

Momento assembleare a Pomarance

 

Sabato 4 febbraio si è svolta a Pomarance l'Assemblea Parrocchiale di AC in cui si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Consiglio. E' stato un ottimo momento per fare il punto della situazione e per dettare delle linee guida per il futuro. "Le forze evidentemente sono esigue ma giudicare l'operato e il potenziale di un'associazione oggi con i parametri del passato potrebbe essere fuorviante". Viviamo un momento di trasformazione della società le attenzioni che ci sono richieste sono mutate. Per questo l'Azione Cattolica non deve vedersi spaventata dai cambiamenti, né seguirli a ruota: "perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo." (Gv 17, 16). La Nuova Evangelizzazione parte anche dalle nostre Parrocchie e ha bisogno di aderenti saldi nella fede e nella speranza in Cristo risorto.

 

Riccardo Dimida

 

Momento assembleare a Chianni


Nel pomeriggio del 28 gennaio si è svolta nella Parrocchia di Chianni l’assemblea per l’elezione dei nuovi organi parrocchiale dell’Associazione.

Dopo la Messa celebrata da Mons. Marco Fabbri e concelebrata da don Tommi ci siamo riuniti nella canonica ospitati  dal Parroco Don Michele Meoli e con la partecipazione oltre di Mons. Fabbri e di Andrea Falorni.

I tesserati sono 28, tre giovani, 2 ragazzi e tante persone anziane anche ultranovantenni o gravemente malate ma che con grande entusiasmo sostengono l’associazione; è sempre stata un vanto farne parte in quanto legata alla parrocchia e a tutte le sue iniziative liturgiche e catechistiche.

Alla fine dopo una riflessione dei vari partecipanti si è svolta l’elezione:

Gherardi Gianfranco confermato presidente;

Bracaloni Maria Grazia Rappresentante settore adulti;

Capponi Giovanni rappresentante settore giovani.

Dalla Presidenza diocesana è arrivata una targa di riconoscenza in occasione dei 150 dell’AC che verrà consegnata alla tesserata più anziana di 98 anni: Marina Pace Girolami.

 

Gianfranco Gherardi, il presidente

 

Momento assembleare a Dogana

Dogana è una piccola frazione vicino Castelfiorentino, a far parte dell'AC siamo solo 8, anzi 7+1 visto che personalmente mi sono trovata casualmente a farne parte. A dirla così sembra solo un gruppo di spauriti irriducibili, irriducibili sì ma come testimoni della fede, spauriti mai anzi, Gina,Lionello, Renato, Rosanna, Elena e Michele sono per la nostra comunità, ognuno a modo suo esempi nella loro semplicità e sicurezza nel messaggio cristiano attraverso l'opera di questa nostra associazione. Il 22/01/2017 è venuto a trovarci Pietro Paggetti, il nostro presidente diocesano, ed è stata per tutti noi un momento di grande gioia poiché da molto tempo non vi erano state occasioni di scambio e unione. Con Pietro abbiamo deciso di fare il nostro momento di riunione non chiusi tra noi bensì in maniera corale. Al termine della messa, prima che l'assemblea si sciogliesse, abbiamo ringraziato Gina Guerrieri e Lionello Fontanelli, per la loro costante presenza, simbolo di fede e tenacia nel progetto AC, lo abbiamo volutamente fatto davanti a tutta la comunità parrocchiale perché erano presenti i bambini del catechismo con le loro famiglie cosicché anche loro scoprissero un modo nuovo di seguire il messaggio cristiano e magari avvicinarsi così all'AC.

Il 22 gennaio è stato il giorno di un nuovo inizio per la nostra comunità dove il sorriso del messaggio evangelico sia sempre al centro grazie ad importanti esempi di fede di coloro che sono i nostri vicini di casa.

 

Clelia Tosi, il presidente

 

Momento assembleare a Cecina Palazzaccio

Il 24 gennaio 2017 nella nostra parrocchia si è tenuta l’Assemblea elettiva, dove sono intervenuti, oltre agli associati e al nostro parroco Don Pietro, Francesco Calzaretta come consigliere delegato e Don Marco Fabbri come Assistente. Con piacere abbiamo accolto anche la visita del nostro presidente diocesano, Pietro Paggetti. Al di là dei momenti direi “burocratici”, filati lisci, l’incontro è stato molto bello, perché caratterizzato da tanta amicizia, spontaneità e soprattutto da un momento toccante, direi: la consegna delle targhe che l’associazione ha preparato in occasione dei 150 anni di A.C., per i soci che si sono distinti per il loro impegno e dedizione nel corso della loro lunga appartenenza. Alla fine un bel rinfresco per tutti!!

In queste ultime righe vorrei esprimere il mio grazie a questi nostri cari associati, tutti, più anziani di appartenenza e più recenti, perché veramente sono un gruppo attivo ma soprattutto contraddistinto da relazioni umane forti e sincere e questo credo sia il più bel risultato, che rispecchia l’”anima” dell’associazione!

 

Annalisa Calderini, il presidente

 

Momento assembleare a Lajatico-Orciatico

L'appuntamento triennale per il rinnovo del consiglio parrocchiale di AC di domenica 22 gennaio 2017 è stato l'occasione per una riflessione sulle attività associative del triennio trascorso ed un raccontarsi in modo chiaro le  fatiche, le difficoltà, ma anche il desiderio di continuare a  servire la Chiesa e i suoi pastori negli anni futuri.

Oltre ai nostri parroci, Don Michele e Don Tommi, erano presenti Pietro Paggetti presidente diocesano, Don Marco Fabbri assistente generale, Riccardo Dimida membro del consiglio diocesano.

È stato un momento importante per ribadire lo spirito democratico dell'associazione attraverso l'elezione dei nuovi responsabili; bello, fraterno e familiare per lo stare insieme di alcuni anziani, adulti e giovani; significativo, per il sostegno e l'incoraggiamento donatici dalle parole di don Marco, di Pietro e di Riccardo.

Essi ci hanno stimolato a mettere a frutto i nostri talenti, ad essere testimoni del Vangelo nel quotidiano, a cogliere qualsiasi occasione per sentirci tutti membri responsabili dell'associazione nei vari ruoli e a fianco dei sacerdoti.

Fondamentale è non perdere l’identità dell'associazione, che è vita di gruppo da vivere in comunione a livello di parrocchia, di diocesi e in  particolare a livello di zona .

Giovanni Mancini, il nostro presidente di AC ha infatti ricordato l'importanza e la qualità degli incontri di zona  e dei ritiri diocesani.

Alla fine dell'incontro, in occasione dei 150 anni di vita dell'AC italiana, sono state donate targhe ricordo alle tre persone anziane che da più tempo sono fedeli all'AC, visitandole nelle loro case: Paperini Neva e Fabbri Veda di Lajatico, Pupilli Maria di Orciatico.

                                                                                    

Giovanna Brunetti – un aderente

 

Momento assembleare a Fabbrica

Sabato 21 gennaio 2017 si è tenuta a Fabbrica l'assemblea elettiva dell'AC parrocchiale alla presenzadel presidente diocesano Pietro Paggetti e dell'assistente diocesano dell'ACR don Tommi Fedeli. In vista di una collaborazione maggiore fra l'AC e le associazioni  presenti in parrocchia, alla quale lo stesso Pietro ci ha stimolato durante il suo intervento per poter intessere legami sempre più stretti e stabilire obbiettivi comuni, all'assemblea erano presenti anche i rappresentanti del Consiglio dell'oratorio, della Misericordia, delle Acli, dell'Unitalsi, della Compagnia del Santissimo Sacramento e della Proloco.

Tutti i settori dell'AC, per quanto possibile, hanno vissuto un cammino in preparazione all'assemblea, sfociato poi nella relazione della presidente uscente per gli adulti, in cui si è riflettuto sul contesto, i processi da innescare, quale tipo di AC vogliamo essere per la nostra comunità e  quali alleanze costruire e in un cartellone per i ragazzi dell'ACR, dal quale è emerso il loro bisogno di stare insieme per conoscersi meglio e conoscere meglio Gesù.

Alcuni giovani si sono invece impegnati nella realizzazione del seggio elettorale, seguendo la votazione per l'elezione del nuovo consiglio. Come Pietro ci ha ricordato “far parte dell'AC significa cogliere un'opportunità per mettere a frutto i propri talenti per il  bene di tutti”. Ed è anche quello che auguro al prossimo consiglio: dare se stessi, le proprie capacità e il proprio tempo per costruire insieme e con l'aiuto dello Spirito Santo, non solo la nostra Chiesa locale, ma anche il contesto in cui viviamo.

Il momento assembleare si è poi concluso con la cena.

 

Annalisa Sironi - il presidente

 

Momento assembleare a Legoli

 

Domenica 15/01/2017, si è svolta a Legoli  l’assemblea parrocchiale di AC. Erano presenti una quindicina di persone, molti aderenti, persone che si dedicano alle attività parrocchiali senza far parte dell’AC, il nostro parroco Don Carlo e in rappresentanza della diocesi sono intervenuti Pietro e Irene Paggetti, Leonardo Forsi e Don Fabio Villani. L’incontro si è aperto con una preghiera e un’accurata riflessione sul triennio appena trascorso della nostra presidente Loriana Cacelli, a seguire la votazione del nuovo consiglio. Subito dopo si è aperta una discussione costruttiva e pensiamo importante su alcuni tempi riguardanti la vita della parrocchia, che non mancheremo di riprendere e approfondire nei prossimi incontri. La presenza di persone non aderenti per noi significa la voglia e la necessità di stare insieme condividendo un dialogo e uno scambio di idee, opinioni e esperienze, in una società che è sempre più chiusa intorno a determinati canoni di comportamento come l’indifferenza e l’egoismo. In occasione del 150° anniversario della nascita dell’AC, la nostra parrocchia ha consegnato una targa di ringraziamento a Alfio Bagni per la sua storia e il suo impegno che lo hanno visto protagonista da sempre nell’AC. L’assemblea si è conclusa con i saluti ai nostri ospiti e con un piccolo rinfresco e un brindisi agli anni trascorsi, ma anche e soprattutto a quelli che ci si aprono davanti.

Daria Franconi – Un aderente

Momento assembleare a Casale Marittimo

 

Sono passati 20 anni dalla mia prima assemblea parrocchiale di AC. Ogni volta ho trovato in questo momento, così centrale nella vita associativa, nuovi stimoli e nuovo entusiasmo per andare avanti. L’assemblea è il momento per ritrovarci, per confrontarci, dirci dove siamo arrivati e da dove vogliamo ripartire. È un modo per testimoniare quanto ci piace l’AC. Anche nei momenti di “crisi” e di difficoltà l’assemblea rimane un importante gesto di amore per la nostra comunità parrocchiale, per la nostra associazione e per ribadire il nostro SI!

Silvia Camerini – Presidente parrocchiale uscente di Casale Marittimo

Materiale per ELEZIONI assemblee parrocchiali

 

Ecco tutto il materiale che, a seconda delle esigenze e del contesto delle varie realtà parrocchiali, può essere utile per impostare la fase dell’assemblea parrocchiale relativa alle elezioni.

Di seguito riportiamo i link di alcuni file modificabili. 

 

 

 

AC: Ascolto e Condivisione

Lunedì 21 novembre tutti (o quasi tutti) i presidenti parrocchiali della Diocesi si sono dati appuntamento per il Comitato Presidenti. E’ stato bello ritrovarsi periodicamente e vedere le tante persone che nelle Associazioni locali mettono la loro “faccia” affinché le stesse vadano avanti e crescano sempre di più. Ascoltarsi, consigliarsi e condividere, anche tra noi presidenti, è la strada per ottenere sempre più un’Associazione Diocesana unita ed in crescita.  

La dimensione di diocesanità e la rete di relazioni che si viene a creare, sono condizioni essenziali per la “salvezza” soprattutto delle generazioni giovani che si scontrano con le prime delusioni, con i primi confronti con la società laica, con i primi dubbi. Da ex acierrina, ex giovanissima, nonché ex giovane-adulta, penso che tutte le Associazioni parrocchiali dovrebbero tendere a questa dimensione, al fine di sviluppare un’apertura maggiore verso la Diocesi. Dall’altro lato, la Presidenza ed il Consiglio Diocesano hanno l’onere e l’onore di raccogliere tali esigenze e di svilupparle al meglio. Esempi di tale impegno sono stati gli incontri con i vari membri della Presidenza Nazionale, che ci hanno fatto conoscere la “faccia” di coloro che ne fanno parte e che hanno reso l’Associazione Nazionale più vicina a tutti.

Un ringraziamento va al Consiglio Diocesano uscente per tutto quello che è stato fatto e al Presidente Diocesano, Pietro Paggetti, che con la sua sensibilità ha mostrato vicinanza alle Associazioni parrocchiali.

Auspicando che anche l’ Azione Cattolica di Terricciola, di cui faccio parte, cresca e vada in questa direzione, auguro a tutti un buon cammino assembleare, ricco di novità, di slancio e di fede. 

Annalisa Salvadori
Presidente parrocchiali di Terricciola 

Una Chiesa che ama e serve con gioia

 

La chiusura di un triennio ci porta a riflettere su quanto di buono è stato fatto e su quello che di meglio si potrà fare. Nell'incontro con i presidenti parrocchiali, Pietro ci ha invitato a riflettere su due atteggiamenti che dovrebbero caratterizzare il nostro essere cristiani che si sentono corresponsabili nella costruzione della Chiesa dei nostri giorni e cioè bandire la mediocrità ed essere appassionati di Cristo. La mediocrità è forse la malattia spirituale del nostro tempo, che si accompagna all'indifferenza e alla paura di impegnarsi. E' molto più comodo rinchiudersi nel trantran quotidiano fra scuola, lavoro, amici e famiglia che impegnarsi in qualcosa di più grande, ma che richiede impegno e sacrificio. E' lo stesso papa Francesco a chiederci di uscire da questa mediocrità e a portare a tutti la gioia del Vangelo con creatività, pur non sapendo quando il seme gettato porterà frutto. 

Tuttavia non siamo chiamati a far affidamento solo sulle nostre forze, ma è la passione per Cristo e per la Chiesa che ci spinge ad agire e deve trasparire da ogni nostra azione. 

Pietro ci ha anche ricordato che sono soprattutto le relazioni umane che si riescono a instaurare la realtà alla quale dovremmo prestare più attenzione e, per la mia esperienza come presidente parrocchiale di AC, posso dire che è proprio questo ciò che rende bello il nostro impegno a servizio della Chiesa locale e che ci permette di superare la stanchezza e le difficoltà che inevitabilmente si possono incontrare. Gli aderenti di Azione Cattolica vivono davvero la corresponsabilità, affiancando ogni giorno i sacerdoti delle nostre parrocchie soprattutto nella trasmissione della fede alle nuove generazioni e spesso le tante cose da fare prendono il sopravvento sulla cura delle relazioni, rischiando a volte di lasciar sole le persone che vivono questo impegno. 

Penso che dovremmo ripartire proprio da qui: curare di più i rapporti umani, essere più attenti all'altro e non darlo mai per scontato, pensando a momenti di condivisione delle nostre vite in cui ciascuno abbia la possibilità di esprimersi, certi  di trovare in colui che condivide la nostra scelta un fratello che accoglie, ascolta e condivide, in quanto ciascuno è portatore di un'esperienza e di una ricchezza di fede particolari. 

In questo modo potremo essere segno di una Chiesa che ama e serve con gioia

Annalisa Sironi
Parrocchia di Fabbrica

 

Un servizio di piccole fatiche e di grande passione

 
Durante il Comitato presidenti che si è svolto lo scorso 21 novembre abbiamo avuto modo di confrontarci su vari aspetti della vita associativa parrocchiale. Mi sono riconosciuto in molti degli interventi fatti dagli altri presidenti: il nostro servizio in parrocchia è fatto di piccole fatiche, ma anche di tante bellezze che ci spingono ad andare avanti nel nostro servizio.
E' importante continuare la nostra testimonianza nelle comunità, sperando che anche coloro che si sentono più sfiduciati possano ritrovare la fede in Gesù e un rinnovato desiderio di partecipazione. 
 
Giovanni Mancini
Presidente parrocchiale di Lajatico e Orciatico

Materiale per le assemblee parrocchiali

 

L’Assemblea è un momento bello, intenso e importante che ciascuna associazione parrocchiale è chiamata a vivere. Essa si inserisce all’interno di un cammino più ampio che passa per l’assemblea diocesana e culmina con l’assemblea nazionale che si svolgerà a Roma a Maggio 2017.

Di seguito vi riportiamo i materiali utili che il consiglio diocesano a predisposto per i presidenti parrocchiali allo scopo di guatare le associazioni parrocchiali a vivere pienamente e con il giusto accostamento il momento assembleare. 

Di seguito i documenti scaricabili. 

- Adempimenti del Presidente parrocchiale

- Indicazione per la preparazione e lo svolgimento dell'assemblea parrocchiale

- Traccia per il verbale 

- 150 anni di AC

- Le assemblee parrocchiali (articoli e foto da pubblicare) 

 

 

In cammino verso la XVI Assemblea diocesana elettiva

 

Inizia il nuovo anno associativo “Rallegratevi ed esultate”. Un anno particolarmente bello e significativo per l’Azione Cattolica perché ci apprestiamo a vivere il Cammino Assembleare che l’Ac vive ogni tre per rinnovare se stessa e che permette a tutti noi di raccontare e riscoprire la gioia di vivere insieme. 

Siamo legati gli uni agli altri, responsabili gli uni degli altri, e responsabili insieme del bene che possiamo costruire. Sappiamo che a volte non è stato facile. Ma la sfida che il Signore ci offre è quella di riscoprire la gioia di vivere insieme, unagioia che è affidata anche noi, all’opera delle nostre mani nella misura in cui queste sapranno intrecciarsi e sostenersi; è affidata alla possibilità di una rinnovata corresponsabilità che siamo chiamati a cercare, mantenere e custodire nelle nostre parrocchie e in diocesi.  

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