“A cosa serve aderire?”
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“Perché devo fare una tessera per andare in parrocchia?”; Sono certamente queste le domande che transitano nella testa di chi ha incontrato e conosciuto l’AC e si interroga se sia il caso di aderire a questa associazione. Ma se ci si fermasse a queste domande, le risposte sarebbero molto semplici, perché non serve certo una tessera per essere dei buoni cristiani,e serve a poco se la confrontiamo con i mirabolanti vantaggi delle tessere dei supermercati, o dei benzinai, che riempiono i nostri portafogli. Adesione e tessera non sono sinonimi. La seconda è solo un segno che ci aiuta a ricordare una scelta di impegno personale. Aderire all’AC significa voler contribuire alla costruzione di un progetto mettendoci del proprio, condividendo con molte altre persone gli obiettivi, uno stile e un metodo per stare nella Chiesa da laici e raccontare la bellezza di Gesù, oggi, in questo nostro tempo e nei luoghi in cui ci è dato di vivere.

L’AC non ha altre finalità che non quelle che sono della Chiesa tutta: lo dice il primo articolo del nostro Statuto. L’adesione non è solo un fatto formale, ma è una questione di cuore e di testa, e associarsi è il modo per lavorare insieme, per organizzarsi e costruire una collaborazione efficace e duratura che permetta anche la preparazione di strumenti che supportano la formazione di tanti ragazzi, giovani e adulti. Aderire comporta certo una fatica, non è mai un “sì” detto una volta per tutte ed è un impegno che va rinnovato ogni giorno attraverso una partecipazione piena alla vita dei gruppi, alle attività missionarie, al supporto ai nostri parroci e alla vita della parrocchia. Aderire è anche un fatto che ci educa alla responsabilità e ci tocca sul vivo perché ci chiede anche un piccolo sacrificio economico, che permette all’AC di sostenersi attraverso i contributi di ciascuno.

I vantaggi dell’aderire all’AC non sono una raccolta-punti per premi da mettere nelle nostre vetrine di casa ma, anche se meno visibili, sono certamente di maggior valore: imparare a fare comunità, scambio intergenerazionale, educazione alla democraticità, impegno personale…sono solo alcuni dei “premi del catalogo”. E vi sono anche segni più concreti, come ricevere la stampa associativa che accompagna la formazione a misura di ciascuna età, o la copertura assicurativa di ogni aderente in tutte le iniziative associative. E allora l'augurio è che la tessera dell’AC diventi davvero il segno forte della partecipazione perché c’è bisogno del contributo di tutti per fare dell’AC uno strumento sempre più bello per l’evangelizzazione!

Luca Provvedi